Severin von Eckardstein - Leonardo Finotti

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Severin von Eckardstein

I Nostri Artisti > Pianisti

Stagione 2020 - 2021

Disponibilità dei periodi: da Ottobre 2020 a Maggio  2021

Proposte di programma:
Schubert Impromptu op 142 n. 2
Schubert/Liszt "Winterreise" (selezione di canzoni)
J.Brahms: 6 Klavierstücke op. 118
G.Fauré Barcarolle n. 1- Notturno n.6
F.Chopin Notturno op 27 n. 1
J.Zarebski Grande Polonaise op 6
F.Chopin Polonaise op 53
G.F.Händel Suite HWV 430
A.Schönberg Klavierstücke op 19
L.v.Beethoven Sonata op 110
L.Janacek On an overgrown path I n. 1,2, 8 , 9 , 10 (su un sentiero coperto)
Skrjabin Sonata n.9, Etudes op 8 (selezione)
Liszt e altri autori attorno al tema della Ballata, programma in via di definizione
Johann Sebastian Bach  Concerti n.3 e 4
Bartók  Béla Concerto n.3
Beethoven  Ludwig van tutti i concerti
Brahms  Johannes concerto n. 1
Busoni Ferruccio concerto
Chopin Frédéric concerti n.1 e 2
Delden, Lexvan concerto
Franck  César variazioni Sinfoniche
Grieg Edvard concerto in La minore
Glazunov  Alexander concerto n. 1
Haydn Joseph concerto in Sol magg.
Martinu Bohuslav concerto n. 5
Mendelssohn-B. Felix concerti n. 1 e 2
Munro Ian Dreams
Liszt  Franz Hungarian Phantasy
Mozart W. A concerti KV. 271, 450, 459, 467, 488, 491, 503, 537
Prokofiev  Sergey concerti n. 1 e 2
Rachmaninov Sergey concerti n.1 e 2 e Rapsodia Op.43 su temi di Paganini
Ravel Maurice concerto in Sol magg. e Concerto per la mano sinistra
Rihm Wolfgang Sotto voce
Saint-Saëns  Camille concerto n.5
Schumann Robert concerto
Szymanowski Karol Sinfonia concertante
Shostakovitch Dimitri concerto n.1 Op.35
Tchaikovsky Peter concerto n.1
         
Concerti che stanno entrando nel repertorio:
Medtner concerto n. 3
Prokofiev concerto n. 5
Liszt concerti
Brahms concerto n. 2
Britten concerto




Severin von Eckardstein
Pianista

Primo premio Concorso Regina Elisabetta del Belgio         


Severin von Eckardstein, uno dei maggiori pianisti tedeschi della sua generazione, ha ormai consolidato una solidissima presenza sui palcoscenici della più prestigiose sale da concerto del mondo. L'artista ha entusiasmato il pubblico con performance a Berlino, Monaco, Mosca, Parigi, Londra, New York, Amsterdam Hong Kong, Tokyo e Seul. Il suo talento si può apprezzare altresì nei festival di Aldenburg/UK, al Ruhr Piano Festival, a "La Roque d'Anthéron", allo Schleswig-Holstein, al Miami International Piano Festival. L'interprete ha collaborato con direttori quali Valery Ghergiev, Philippe Herreweghe, Lothar Zagrosek, Marek Janowski, Walter Weller, con debutti importanti al Concertgebouw assieme alla Royal Concertgebouw Orchestra per la direzione di Paavo Järvi nel 2007 e nella primavera del 2012, con la Dallas Symphony Orchestra e il direttore Jaap van Zweden. Molti dei concerti di von Eckardstein sono stati registrati e trasmessi dalle maggiori emittenti televisive. Come ospite ripetutamente inviatato nella serie di concerti "Maestri del pianoforte" ad Amesterdam, il pianista ha tenuto il concerto di apertura della venticinquesima edizione, con un ulteriore invito nel corso del 2014. Nato a Dusseldorf nel 1978, l'artista ha vinto numerosi premi,   allo José Iturbi di Valencia nel 2002, all'ARD di Monaco e in modo particolare il primo premio al Concorso Regina Elisabetta del Belgio a Bruxelles nel 2003 e nello stesso anno l'Echo Klassik Award e il premio Europeo per la Cultura. La formazione artistica e strumentale del pianista si è andata consolidando accanto a Barbara Szczepanska, Karl- Heinz Kammeriling e Klaus Hellwig all'Università delle Arti di Berlino e successivamente all'Accademia internazionale pianistica di Como. Il pianista ha seguito anche gli insegnamenti di Alfred Brendel, Vitalij Margulis, Karl Ulrich Schnabel e Alicia de Larrocha, Leon Fleischer e Menahen Pressler, per ricordarne alcuni. Anche la musica da camera ha uno spazio significativo nell'attività artistica del pianista grazie alla partecipazione ai Festival di Khumo, Risor in Norvegia, dove ha suonato con il cellista Heinrich Schiff. Ha inoltre tenuto concerti con giovani e apprezzati interpreti quali Andrej Bielov, Barnabasz Kelemen, Franziska Holscher, Danjulo Ishizaka e Nicholas Alstaedt. Il repertorio di von Eckardstein è assai ampio - dal barocco alle opere del ventunesimo secolo - nel quale si collocano anche molti lavori di autori contemporanei. Le sue registrazioni dedicate alle  opere del compositore tardo romantico Nicolai Medtner, a Skrjabin, Schubert, Wagner, Debussy, Janacek, Glazunov, Scriabin, hanno ricevuto entusiastici consensi da parte della critica musicale internazionale.

Rassegna Stampa

Concertgebouw, Amsterdam, 9 Marzo 2014.  Trouw, Sandra Kooke
 
Gli esperti del pianoforte sostengono che von Eckardstein è un' inteprete geniale. Nonostante  abbia vinto il  primo premio al Concorso Regina Elisabetta del 2003,  non è così conosciuto come i suoi pari Lang Lang, Denis Matsuev o Yuja Wang. Non ha un  contratto con una grande casa discografica, né ha realizzato servizi fotografici a NewYork o Venezia, ma è capace di regalare momenti di vera estasi - i 10 minuti della trascrizione della morte di Isotta di Wagner, o la restituzione della Terza Sonata di Scriabin come un autentico diamante, sempre illuminato di nuovi bagliori. Un pianismo il suo, capace di combinare in modo sensazionale passione e poesia

Concertgebouw, Amsterdam, 11 Marzo 2014.  Telegraph, Eddy Vetter

Dopo l'eccellente  debutto nella serie dei grandi interpreti di Denis Khozhukin, ecco un 'eccezionale talento, molto atteso. Severin von Eckardstein è diverso da tutti gli altri, per le sue interpretazioni e per le scelte dei suoi programmi. Pianista dal dinamismo straordinario, von Eckardstein lo ha infuso alle 32 variazioni di Beethoven, ai due pezzi di Liszt e alla Terza sonata di Scriabin in un crescendo di  energia quasi vulcanica.

Haffington Post, 14 Novembre 2007, Ivan Katz

" Tanto di cappello, Signore "
Da molto tempo non ascoltavo un giovane pianista che sapesse coniugare una tecnica di prim'ordine,  un'intelligenza esplorativa, un'istintiva comprensione delle sensazioni che la musica ha dentro di sé. Il pianista ha aperto il concerto con l'ultima Sonata di Schubert, che richiede un senso lirico di prima classe, la capacità di far luce sugli angoli più nascosti della partitura, un'articolazione dalla chiarezza sopraffina. Nella seconda parte ha eseguito il Sonetto 123 di Liszt restituito con estremi rallentamenti, con atmosfere spettrali e la Ballade n.2 di Liszt, agli antipodi, un torrente di note che ha dato la sensazione che vi fosse un cannone nella sala accanto: era il gaudio di Liszt. I recensori sostengono che per una corretta valutazione dell'artista occorrono sempre altre prove prima della giusta valutazione. La musica tuttavia ama meno la circospezione.
Tanto di Cappello Signore, lei è un genio.   

Miami Herald, 12 Maggio 2007

Abbiamo  aspettato da tempo  questo pianista straordinario, che ha mostrato di possedere una formidabile ampiezza di volume  e capace di restituire al tempo stesso sonorità appena udibili, il tutto all'interno di un favoloso spettro sonoro

Die Volkskrant, 24 Aprile 2008, Arnheim, Bela Luttmer

Un posto sicuro nel Pantheon del pianoforte
E' accaduto in una serata di luna: entri nella sala da concerto come sei e ne esci trasformato e arricchito interiormente. Il pianista tedesco Severin von Eckardstein ha offerto un excursus sul "tema con variazioni" partendo da Haydn ( Andante con variazioni Hob. 17/6) per approdare ad Anton Webern,  ritornare a Papillons di Schumann e, finalmente, approdare alle Variazioni Diabelli di Beethoven. I pianisti in grado di affrontare le grandi composizioni di Beethoven sono rari. Chi è capace di creare suspense fino all'ultima nota della partitura merita un posto nel pantheon del pianoforte. Con von Eckardstein la complessità della composizione scorre via inosservata. Con una accuratezza nella costruzione del lavoro, un uso sapiente e misurato del pedale, l'interprete si è avvicinato moltissimo alla pura restituzione di Beethoven. Di sicuro non dovrà temere di avere il suo posto nel pantheon del pianoforte…

Washington Post, 17 Ottobre 2005

Qualche critico olandese ha definito il pianista tedesco il nuovo Horowitz. In realtà von Eckardstein è molto meglio di questa definizione: lui è il primo e il solo Severin von Eckardstein, e questo è più che sufficente. Ha offerto una sensazionale lettura della Fantasia Op.17 di Schumann, eseguita con infinita gentilezza: Eckardstein non proclama, confida, una qualità che è stata il benvenuto soprattutto nel finale , un lento estatico delirio mai messo in musica prima del Tristano e Isotta wagneriano, uno dei momenti più terrificanti del repertorio pianistico.

Haagsche Courant, 19 Aprile 2005, Severin von Eckardstein, un pianista che ha tutto

A parte la sensibilità poetica, il suo modo di suonare trasmette un alto livello di introspezione intellettuale che  raggiunge l'altezza del suo più anziano collega Sokolov e la magia del suo suono evoca quella di un altro grande russo, Volodos.

Financial Times, 26 Gennaio 2004

Severin von Eckardstein è un pianista speciale. E' arrivato terzo al concorso di Leeds dove molti avevano pensato meritasse di arrivare primo. Alla Wigmore Hall ha offerto un programma che ha mostrato tutte le sue abilità: un trionfo. Il suo pianismo è unico nel dispiegare le infinite colorature del suo suono e del suo tocco. Sempre cristallino, tutto è iperlevigato, senza fragore o sdolcinature…









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